8 ottobre 2000, una data che è entrata nella storia. Sono passati già 20 anni, da quella fantastica nottata che tanti appassionati di Formula1 ricorderanno bene: il primo mondiale piloti di Michael Schumacher!
Dopo 21 anni lunghissimi di digiuno, la Scuderia Ferrari torna sul gradino più alto del podio laureando un fantastico Schumacher che corona il sogno iridato con la vittoria a Suzuka in Giappone.
Michael Schumacher e Mika Hakkinen si giocano, in quella che è la penultima gara dell’anno, il titolo Mondiale. Il finlandese della McLaren, campione in carica, insegue il terzo iride consecutivo e per mantenere vive le speranze deve battere Schumacher che, invece, punta a concludere il digiuno di 21 anni che tormenta Maranello. Già dalla qualifica si nota come sarà una battaglia durissima: la pole va a Schumacher che precede Hakkinen per soli 9 millesimi.
È l’alba in Italia, nitidamente ricordo quella attesa, seduto sul divano a sudare freddo, una grande sofferenza. Al via, il finlandese parte meglio e conquista il comando con Schumacher ad inseguirlo. Al primo pit stop la situazione resta invariata, mentre nel secondo pit stop Schumacher allunga il suo stint fermandosi 3 giri dopo Hakkinen: dopo aver spinto a lungo, Schumacher grazie alla sosta posticipata conquista la vetta e la mantiene fino al traguardo dove festeggia, con una gara d’anticipo, il suo terzo titolo Piloti ed il primo per la Ferrari dopo quello di Jody Scheckter del 1979.
Esplode la gioia in Italia e nel mondo intero, tutto si tinge di rosso, si odono caroselli di macchine festanti all’alba per quello che sarà un lungo periodo di vittorie tra la Ferrari e Micheal.
Oggi da tifoso come molti soffro a vedere questa Ferrari, ma se penso che solo il duro lavoro di jean Tods e tutta la squadra ha portato grandi vittorie, sono speranzoso che con gli uomini giusti e una buone dose di fortuna, toneranno quei tempi fantastici.
Un amore immenso che non si discute mai, la Ferrari, tornerà presto sulla vetta più alta della Formula 1.
E. M.