Per ora non cercate di interpretare il grafico sopra riportato, volutamente ho omesso le indicazioni principali. Vi invito invece a leggere il commento pubblicato su questo sito il 3 giugno scorso al fine di poter meglio valutare quanto sto per illustrarvi. A distanza di 10 giorni tutte le considerazioni fatte allora sono ancora valide. Anzi, quella che poteva sembrare un’anomalia statistica si è rafforzata: nella settimana dal 30 maggio al 5 giugno i decessi per covid in Italia sono stati 470; nella settimana dal 6 giugno al 12 giugno sono 504 con un aumento del 7%. Tutti gli altri parametri sono in continua ed auspicata discesa ma la letalità, dopo aver raggiunto un minimo dell’ 1,5%, è ora risalita al 2,1%. Esaminiamo ora il grafico: questo mostra l’andamento dei nuovi infetti da covid-19 in UK (Regno Unito) e il periodo indicato è relativo al corrente anno. In UK la popolazione è stata vaccinata in misura maggiore rispetto a quella italiana ma da circa metà maggio la pandemia ha ripreso vigore. Lì il fenomeno è dovuto alla variante DELTA ( indiana ) ma in Italia, a fronte di una apprezzabile diminuzione della pandemia, perché la letalità è in aumento e soprattutto perché i media non ne parlano? Per chiarezza si riporta che, a parere delle autorità sanitarie, in Italia la presenza della variante covid-Delta è percentualmente insignificante.