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Venerdì 4 settembre alle 19:30 si terrà l’accensione del rinnovato impianto di illuminazione al Parco “Antonio De Curtis”

Cultura

Il Parco pubblico urbano “Antonio De Curtis” del quartiere Gianola-Santo Janni di Formia, da venerdì 4 settembre, sarà possibile visitarlo e frequentarlo anche nelle ore serali con l’accensione del rinnovato impianto di illuminazione. Il Parco di proprietà della Regione Lazio è curato dal Comune di Formia, che grazie all’impegno dell’amministrazione Villa, ha provveduto a rinnovare l’obsoleto sistema di illuminazione rendendolo più efficiente, in modo da consentire ai cittadini una più ampia, confortevole e sicura fruizione del parco pubblico più esteso di Formia, grande come cinque campi di calcio.

Parco

Un polmone verde immediatamente a ridosso delle spiagge di levante del litorale formiano, punto di incontro di bambini e adulti sia per il gioco che per il tempo libero. Un parco vissuto fin dalle prime ore del mattino dai numerosi amanti dello sport all’area aperta e dai tantissimi piccoli che si divertono nella area giochi di recente rinnovata e ampliata. Una preziosa opera di manutenzione condivisa con i cittadini e le associazioni locali, in particolare anche con il contributo dell’associazione Gianolamare e la disponibilità del Centro anziani di Gianola. Azione voluta e condotta dall’amministrazione atta sia a riqualificare una importante porzione del territorio e migliorarne la qualità della vita dei suoi abitanti, ma anche a rafforzare il comparto turistico con una maggiore e qualificata accoglienza dei villeggianti nella già rinomata area di Santo Janni-Gianola.

“Azioni che si intendono proseguire nei prossimi mesi – ha commentato il sindaco Paola Villa – attraverso la realizzazione di una confortevole area ludica per tutte le fasce di età con panche e tavoli in legno con la dotazione di collegamento WI-FI. Un’area per l’attività sportiva leggera per la terza età e la realizzazione di una zona dedicata esclusivamente al benessere dei cani. Infine, l’impegno alla scadenza contrattuale con la Regione Lazio per l’acquisizione dell’intera proprietà del Parco che consentirebbe una maggiore autonomia gestionale e di sviluppo dell’area”.

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