Prima di illustrare il grafico odierno mi soffermo brevemente sul tasso di positività che è uno dei valori comunicati quotidianamente dai media. Questo valore indica quanti cittadini su 100 risultano positivi al coronavirus con l’esame del tampone. Il dato che viene fornito è ritenuto un parametro idoneo a valutare la diffusione del contagio. Purtroppo non è così, in quanto le persone che si sottopongono al prelievo del campione biologico lo fanno per diverse motivazioni. C’è chi teme di essersi contagiato, c’è chi spera di essere guarito dall’infezione e c’è chi effettua il tampone per poter sopperire alla mancata vaccinazione esibendo l’esito negativo invece della Green Card. Quest’ultima ipotesi è quella che maggiormente rende statisticamente insignificante il tasso di positività. L’odierno grafico mette a confronto i nuovi casi giornalieri in 3 stati nelle ultime 2 settimane. Oltre l’Italia, le curve riguardano la Gran Bretagna (U.K.) e Israele. La scelta è dovuta alla percentuale simile di vaccinati con ciclo completo e permette di valutare gli aspetti sulle strategie adottate dalle 3 nazioni. Per consentire una corretta valutazione i dati sono stati riparametrati in base al numero degli abitanti di ogni stato rapportandoli ad un milione di abitanti. Israele è il primo dei tre stati che ha iniziato ad inoculare la terza dose e in 14 giorni i casi sono diminuiti del 55%. L’Italia sta proseguendo la campagna di vaccinazione e, mantenendo ancora alcuni vincoli atti a prevenire i contagi, vede calare i medesimi del 28%. La Gran Bretagna procede anche lei con le normali vaccinazioni e da tempo ha abolito ogni restrizione ai propri abitanti; purtroppo negli ultimi 10 giorni ha visto i nuovi casi aumentare del 18%. Tra le 3 nazioni l’Italia presenta un numero di casi notevolmente inferiore alle altre e sia i valori e sia il posizionamento in basso della curva rossa rendono visivamente apprezzabile il distacco.
Giorgio L.