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I grafici della PANDEMIA 20 dicembre 2021

Cultura

“Insomma, sembra quasi che la bussola della pandemia, quell’Rt che dovrebbe far capire come si muovono contagi e ricoveri sia impazzita, rendendo più difficile per il governo capire quando e se intervenire.” Questo è il commento del quotidiano LA STAMPA (18/12/2021) alla notizia, fornita dall’Istituto Superiore di Sanità, che l’indice Rt è sceso dall’1,18 all’1,13. Purtroppo il giornalista non valuta che il Report 83, pubblicato il 17 dicembre dal Ministero della Salute, riporta il valore del parametro Rt calcolato il giorno 01/12/2021. Chi segue questi commenti sa, perché più volte ripetuto, che in altre nazioni (vedi Germania) il parametro utilizzato per stimare l’andamento delle infezioni è l’RDt. Questo indice, rispetto all’Rt, ha il grande vantaggio di poter essere calcolato con soli tre giorni di ritardo rispetto ai dati dei contagi. Il grafico da me oggi pubblicato è l’RDt (Indice di Replicazione Diagnostico). Tale indice, oltre ad indicare che la pandemia è in espansione (valori superiori ad 1), indica anche, osservando la forte inclinazione verso l’alto, che il numero dei contagi sta accelerando (variazione esponenziale). Il grafico pubblicato su questo sito l’11 dicembre prevedeva già una crescita esponenziale ma alla luce dei nuovi dati si sta rivelando errato per difetto. Il governo ufficialmente non valuta questo indicatore (RDt) ma considera come INDICATORI DECISIONALI l’Incidenza, l’Occupazione PL Area Medica e l’Occupazione PL Terapia Intensiva. Di questi 3 solo il primo è cronologicamente efficiente mentre gli altri, per ovvii motivi, sono valutabili con un ritardo di molti giorni (5-10) rispetto alla diffusione della pandemia. Omicron, ultima variante del coronavirus, ha una velocità di propagazione elevatissima, siamo in ritardo con le contromisure?

Giomar

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