Armistizio fragile in vista degli stati generali. Resta centrale l’ex capo politico. Fibrillazioni Pd: Gori apre il dibattito su Zingaretti. Stop di Franceschini
Chi decide nel M5S? La domanda sorge spontanea davanti al caos e alle lotte intestine. L’armistizio fragile raggiunto in questi giorni si regge sulla promessa di svolgere gli “Stati generali” del Movimento tra fine settembre e inizio ottobre per poi far decollare la nuova governance. Sicuramente più collegiale, con un direttorio-segreteria e con un segretario primus inter pares. Ma la fisionomia e le strade per comporla sono ancora tutte da definire. Rinviate a dopo l’estate, appunto, ma soprattutto a dopo l’election day del 20 settembre. Quando saranno più chiari anche il quadro economico del Paese e la prospettiva del Governo.
Fonte: Sole 24 ore