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A Gaeta Americani e Italiani commemorano il cappellano Vincent Capodanno

Cultura

Gli interventi del comandante della nave ammiraglia della VI Flotta statunitense, capitano di vascello Dave Pollard, e del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, hanno caratterizzato la cerimonia commemorativa del 53° anniversario della morte del cappellano della Marina degli USA Vincent Capodanno di origini gaetane, sacerdote e missionario cattolico che ha perso la vita in Vietnam mentre, in campo di battaglia, somministrava i sacramenti e confortava i Marines feriti o moribondi. Qualche anno dopo la sua morte fu insignito postumo della Medaglia d’Onore del Congresso, equivalente alla medaglia d’oro conferita in Italia dal Presidente della Repubblica.

Benedizione corona

Oltre a un plotone di marinai e ad alcuni componenti del complesso bandistico musicale della VI Flotta che hanno accompagnato i passaggi salienti della commemorazione con musiche appropriate, la rappresentanza statunitense ha fatto registrare la presenza di un gruppo di Marines venuti appositamente da Roma per rendere omaggio al loro «Grunt Padre» in questa importante cerimonia svoltasi a Gaeta il 4 settembre in Piazza Vincent Capodanno.

A presenziare alla commemorazione, oltre all’Arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari – che ha impartito la benedizione alla corona deposta ai piedi del memoriale – c’erano autorità civili, militari e religiose italiane e statunitensi (i cappellani militari Brian Weigelt e Joselito Tiongson) e rappresentanti delle associazioni combattentistiche come l’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare-sezione di Formia-Gaeta, l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia-sezione di Gaeta, rappresentanti della Croce Rossa Italiana e studenti dell’Istituto Nautico «Giovanni Caboto».

«Quando Vincenzo Capodanno Sr, nato a Gaeta il 5 agosto 1881, lasciò l’Italia nel 1901, difficilmente avrebbe potuto immaginare che 89 anni dopo la sua partenza, la città di Gaeta – puntualizza il sindaco Cosmo Mirano – avrebbe intitolato una piazza, unica in tutto il territorio italiano, e due anni dopo (4 luglio 1992) un memoriale a suo figlio».

«Padre Capodanno – sottolinea il comandante Pollard – è un nome molto familiare sulla USS Mount Witney perché la cappella della nave è intitolata proprio a lui, a Padre Capodanno». E aggiunge che «Gaeta è la nostra casa, la casa dell’equipaggio della nave, e siamo impegnati a collaborare e renderci utili alla comunità gaetana, proprio come Padre Capodanno si è fedelmente impegnato con i suoi Marines e marinai». Poi ricorda che «oggi commemoriamo le sue azioni esemplari, che uniscono Gaeta, la città in cui ha legami familiari, e la Marina degli Stati Uniti. La famiglia Capodanno, come molte altre famiglie italiane, dall’Italia è emigrata negli Stati Uniti e ha contribuito in modo significativo a dare forza e carattere al nostro Paese. Insieme a molti altri italoamericani, il suo coraggio e il suo servizio hanno rafforzato i forti legami tra gli Stati Uniti e l’Italia e quindi fra l’equipaggio della nostra nave e la comunità gaetana che si è mostrata sempre accogliente e ospitale nei nostri riguardi, sin dal 1967».

Il sindaco Mitrano ringrazia il comandante Pollard «per averci dato l’opportunità di onorare la memoria di un eroe italo-americano, di un grande sacerdote di origini gaetane che ha dato la vita per gli altri. Siamo orgogliosi di onorare la santità che questo Servo di Dio ha irradiato nel corso della sua breve vita ed anche dopo. Padre Capodanno sentiva il dovere di essere al servizio della gente. Nostro dovere è quello di ricordarlo».

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