Il 2 settembre l’ECDC (centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha assegnato al Lazio la colorazione Rosso per indicare il grado di diffusione del Covid-19. Due sono le possibili condizioni per questa classificazione:
L’ipotesi B) non era applicabile in quanto il tasso di notifica era 120. Ma, a mio parere, anche l’ipotesi A) non era applicabile in quanto sembra inverosimile un tasso pari o superiore al 4% per i tamponi effettuati nella regione Lazio. Infatti, per il periodo preso in esame dall’ECDC (16-30 agosto), ho verificato tali dati sia nel sito dell’emittente RAI NEWS e sia in quello di SKY TG24. In tale periodo, a causa del noto attacco informatico, la regione Lazio ha fornito i dati solo per i giorni dal 27 al 30 agosto compresi omettendoli dal 16 al 26. Gli unici quattro valori pubblicati vanno da un minimo di 1,94% ad un massimo di 2,86% per cui non si evince come l’ECDC abbia avuto o calcolato il dato in oggetto (nel loro database è pari a 5,06%). Personalmente ritengo molto probabile un errore del software dipeso dall’attacco informatico ai dati della regione. Il grafico odierno è stato scelto a supporto della mia ipotesi che la classificazione attribuita al Lazio sia errata. Nell’immagine viene riportato per ogni regione il valore dell’incidenza settimanale evidenziando in verde la regione Lazio ed in Rosso l’Italia che praticamente rappresenta la media di tutti i valori. Come si nota le regioni (Rosse) Basilicata, Calabria, Marche, Sardegna, Sicilia e Toscana sono posizionate a destra sopra la media mentre il Lazio è a sinistra tra le regioni più “virtuose”. Inoltre, e senza che riporti altri grafici, è fatto noto che la percentuale delle vaccinazioni nel Lazio è fra le più alte in Italia.
Giorgio L.