Non si placano le polemiche a Formia nei confronti dell’ufficio urbanistica dello stesso comune.
Ben 39 professionisti del settore edile, da architetti a ingenieri, firmano un appello al Sindaco Paola Villa tramite una lettera pervenuta in comune oggi 10 ottobre, ma già pronta il 30 settembre scorso.
Testualmente scrivono: “Gentile Sindaco chi le scrive è un gruppo di professionisti locali dell’edilizia (architetti, ingeneri, geometri, periti) per sottoporre alla sua attenzione la situazione di estrema criticità del settore in cui operiamo, conseguente alla pandemia COVID-19 e comunque già presente negli ultimi anni .
Le rivolgiamo pertanto l’invito a favorire tutte le iniziative possibili volte al rilancio del settore urbanistica, come è noto, propulsivo anche di quelli commercio e terziario. A tal proposito riteniamo che una delle priorità da perseguire sia rappresentata dal miglioramento della macchina amministrativa, a fronte di una serie di criticità di cui a puro titolo esemplificativo se ne elencano alcune:
- Necessità del potenziamento dell’archivio del settore urbanistica e riduzione dei tempi per poter effettuare gli accessi agli atti amministrativi. Infatti tale procedura è propedeutica ad ogni pratica edilizia da presentare e tanto più necessarie per istituti di base, funzionale anche ai piccoli interventi, quali la SCIA e la CILA, per le quali è necessaria l’asseverazione della conformità dell’esistente al progetto legittimato presente in atti.
- Necessità del potenziamento dell’ufficio vincoli del settore urbanistica appunto. Infatti il territorio comunale è interessato da una serie di innumerevoli vincoli da parte delle autorità competenti, propedeutici anche ai fini dei condoni edilizi esistenti. Lo sportello unico per l’edilizia, fungendo da tramite tra il cittadino e detti enti, si trova a gestire una moltitudine di pratiche sicuramente non alla portata di un ufficio competente costruito da un solo professionista tecnico architetto, peraltro con orari di lavoro part-time. E’ così che la stessa opportunità offerta dal decreto sviluppo, riguardante gli interventi di cui al cosiddetto super bonus 110%, come è noto avente come termine ultimo per l’esecuzione degli interventi entro il 31-12-2021, rischia di essere vana, per inconvenienti di natura amministrativa.
- Soluzione definitiva all’annoso problema delle pratiche di condono edilizio inevase, la cui istruttoria, oltre che portare a conclusione istanze formulate oltre trenta anni fa, potrebbe costituire un’ulteriore opportunità lavorativa per le possibilità di intervento sugli immobili sanati. Gli introiti, conseguenti ai conguagli delle oblazioni e del contributo di costruzione, potrebbero altresì costituire un valido apporto per le casse comunali.
- Dare concreta attuazione agli interventi di rigenerazione urbana. Le Finalità riguardano oltre che l’impulso all’attività edilizia, il miglioramento della qualità urbana attraverso la riduzione dell’uso del suolo, la riqualificazione delle aree degradate, il miglioramento del patrimonio edilizio esistente, anche dal punto di vista della sicurezza sismica.
- Ripristinare il ricevimento del pubblico, al fine di indirizzare il cittadino ed avere chiarimenti ed informazioni su problematiche riguardanti l’edilizia e il territorio.
Come è noto l’urbanistica non è una scienza esatta, spesso le norme che la governano sono soggette all’interpretazione degli addetti e adatti l’indirizzo dei singoli uffici. Il confronto tra tecnici esterni e tecnici comunali non vuole essere un rapporto di consulenza offerto dall ufficio preposto, ma una modalità per interpretare in modo condiviso le previsioni normative virgola in modo tale da evitare sprechi di tempo e dirimere fin dall’inizio eventuali contrasti tra cittadini ed amministrazione.
Seguono quindi le firme di 39 tecnici tra ingegneri geometri e architetti; un atto indicativo verso la sindaca e l’assenza politica di un assessore di riferimento, dopo l’affondo del consigliere di maggioranza Forte nei confronti della dirigente Lanzilotta.
Insomma per l’urbanistica a Formia non v’è pace.